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Nessuna speranza di essere come gli altri. È questo che acceca le menti dei protagonisti del romanzo "Il libro nero dei brutti", uno spaccato sul tragico fenomeno incel, neologismo che coniuga i termini involuntary e celibate. Quattro ragazzi vergini, hater e disadattati, attraverso un forum esprimono il proprio disagio e, allo stesso tempo, pianificano un attentato terroristico nella città in cui vivono. Dai loro discorsi emerge un profondo odio verso una società che premia solo la perfezione e l'ipocrisia, lasciando indietro - a loro giudizio - tutti coloro che non rientrano nei canoni della bellezza e del successo. Le vicende si svolgono in un luogo fuori dal tempo, senza nessun riferimento temporale o storiografico. La storia dei protagonisti è una continua e rapida escalation di avvenimenti surreali, sogni, visioni e deliri, senza alcun filtro. Un viaggio all'interno di un mondo che, come hanno riportato negli ultimi anni alcuni fatti di cronaca, non si ferma solo alla sfera virtuale.